Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanto ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, sono chiamati tiranni. E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è più rispettato, che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui, che i giovani pretendono gli stessi diritti, la stessa considerazione dei vecchi, e questi per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani.
In questo clima della libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo, ne rispetto per nessuno. In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia.
Platone (427-348 a.C.)
Quanto mai attuale vero ?
Questa è la storia di quattro persone chiamate: Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C’era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno avrebbe potuto farlo, ma Nessuno lo fece. Finì che Ciascuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ognuno avrebbe potuto fare.
Nel mio post precedente ho parlato delle mie personali opinioni sul confronto C# contro VB.Net. Resta ora il problema di come poter “giocare” con tanto buon codice open scritto in C# da parte di chi, come me, con C# non ha un gran feeling.
Vi segnalo allora l’ottimo Reflector per .Net di Lutz Roeder: il modo più semplice per tradurre un assembly scritto in C# nel vostro più congeniale VB.Net. O viceversa se preferite.