Ecco, questo è il pensiero, il solo pensiero, che, da qualche giorno, mi occupa il cervello non appena accendo il pc. Forse il mio nervosismo è anche dovuto ad un drastico calo della mia capacità creativa, leggasi totale assenza di idee.

Ma quello che mi disturba, profondamente, è che sempre meno sono disposto a sopportare quello che passa attraverso lo schermo. Sono lontani i tempi in cui eri tu a cercare le informazioni: oggi lo schermo le informazioni te le impone, te le butta in faccia a forza, ma sono quelle  che non vuoi, che non cerchi e quasi sempre di cui non ti frega assolutamente nulla.

A partire da questo mio, sciagurato, Windows Vista che continua a rompermi le balle con baloon-tip di varia natura, l’antivirus che mi avvisa degli aggiornamenti, delle scansioni, di qualcosa-da-autorizzare-nel-registro-di-sistema (Defender), questi schifosissimi driver della Hp per una stampante che uso pochissimo e che ogni 3 per due mi dice che l’inchiostro è basso (LO SOOO ME LO HAI GIA’ DETTO) …… non ne posso più !

E appena vai sul Web ? … Il peggio del peggio avanza. Siti mirabolanti pieni di clicca-qua-clicca-qua coloratissimi e animati (e pesantissimi) che non fanno altro che distogliere l’attenzione da quei contenuti che cerchi e che webmaster sempre più maliziosi rendono sempre più piccoli e più simili agli advert di Google. Tutto è mercificato, alla ricerca spasmodica di visitatori, di modi per fare clic e per vendere-vendere-vendere.

E più cerco di difendermi, di proteggere i miei occhi e la mia attenzione, più devo installare roba, scegliere oculatamente il browser e riempirlo di add-on per bloccare questo e quello, spippolare nelle configurazioni di ogni software per evitare che vada a cercarsi gli aggiornamenti ad ogni avvio solo per dirmi “Hey c’è la nuova versione … scaricala” (e intanto per scaricare finisci su una bella pagina zeppa di pubblicità e di mille ammenicoli.

E più installi, più aggiorni … più il computer macina e macina, quel povero hard disk non sta mai fermo, le directory diventano migliaia, molte incomprensibili, i punti di ripristino continuano ad aumentare e il disco si riempie e il servizio di indicizzazione rallenta sempre di più e la memoria non basta mai e … mentre lo spam, inesorabile, continua ad intasarti la casella di centinaia di messaggi al minuto.

Quello che un tempo era l’IT al servizio dell’utente è oggi diventato un pasticcio autoreferenziale : software che ti permette di far funzionare altro software che serve per proteggere da altro software (malevolo) generato dalla necessità di sfruttare al massimo i contatti raggiungibili tramite la rete. Nemmeno i virus sono più quelli di una volta: oggi manco te ne accorgi che il tuo pc è diventato un bot spara-spam e meno te ne accorgi più di lunga durata è l’effetto benefico nelle tasche del maramaldo che l’ha scritto o che lo sfrutta.

Così come nella vita dove conta sempre più l’apparenza a discapito della sostanza così anche nella comunicazione elettronica ormai conta di più il vestito dei contenuti: tutto a patto che si facciano numeri importanti. E così un certo sistema operativo si riempie di eye-candies che non servono a una cippa e nel mondo open i vari desktop manager si rincorrono per emularlo e superarlo. Alla fine ti trovi con un pc che prima ancora di aver iniziato a fare qualcosa per te già si è fottuto 10Gb di disco e 500Mb di ram mentre il 95% della banda che usi nelle tue comunicazioni internet viene sprecata per icone, gif, banner flash e minchiate del genere.

Mi manca tanto il sistema 36.