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Disorganizzata cronologia di esperienze IT (e non …)
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Magento e gli auto_increment

magento db

Prove prove prove …

Quante prove si fanno durante lo staging di una nuova istanza di uno store Magento ? Specialmente durante le attività di data-migration i test di caricamento dei dati (prodotti / categorie / clienti /coupon ecc.) si fanno (si dovrebbero fare) numerosissimi test.

Alla fine, quando siamo pronti al deploy o allo switch over, svuotiamo il db dai dati di test e siamo pronti ad iniziare l’inserimento dei dati “di produzione”. Rimane però una piccolissima annoyance che ha un impatto di immagine e, seppure in misura infinitesimale, anche sulle performance.

Che problema ? Che per esempio il primo prodotto che carichiamo avrà id 15674 invece di 1

Non sarebbe bello consegnare al nostro cliente un’istanza con tutti i contatori che partono da 1 ?
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MagentoDal 1° gennaio 2015 diventa operativo il nuovo regolamento UE in materia di imposizione sul valore aggiunto (IVA) e sulle implicazioni dell’applicazione tra i paesi membri dell’Unione Europea. L’adesione al regolamento è facoltativa anche se può portare interessanti semplificazioni e vantaggi per gli “esportatori” abituali e, comunque, non è escluso potrà prevedere una applicazione più ampia.
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Installare Magento conviene ?

Sicuramente Magento è uno dei nomi più in voga tra coloro che si occupano di e-commerce. Personalmente lo ritengo ampiamente sopravvalutato e, soprattutto, mal compreso dalla maggior parte degli utilizzatori. In generale mi sento di scoraggiarne in tutti i modi l’utilizzo per pochi semplici motivi.

Non è una soluzione applicativa ready out of the box

Chi pensa di poter avviare un negozio elettronico basandosi su magento in pochi giorni … si sbaglia di grosso. Magento è una brutta bestia da comprendere e sicuramente concetti come multisito e multistore (presenti di base anche nella versione community) non vi aiuteranno ad avere una chiara visione da subito di quello che state facendo. Dovrete poi darvi da fare nel costruire corretti modelli di prodotto codificando tutte le proprietà per le quali saranno possibili ricerche o confronti ed avrete un bel daffare nel gestire correttamente le varianti di prezzo. Il popolamento del parco prodotti è snervante (anche se del resto lo è su qualsiasi software analogo), e, per esempio, impazzirete nello scoprire che nelle schede clienti non è possibile – salvo installazione di estensioni – gestire codice fiscale e partita iva degli acquirenti. L’assenza inoltre di una corretta e soprattutto completa traduzione italiana (sia del front-end che dell’area amministrativa) non vi aiuterà di certo.

L’hosting di Magento non lo regalano certo

Se pensate di installare Magento appoggiandovi ad un servizio di hosting linux a basso costo, magari condiviso … cambiate strada immediatamente. Magento è famelico di risorse: non tanto per il database (mysql) quanto per la pesante architettura di progetto. Numerosi sono gli accorgimenti per poterlo velocizzare ma sempre avrete bisogno almeno di un server dedicato con basse latenze IO sui dischi ed un buon processore multicore.

La documentazione è veramente scarsa

Se avete qualche problema o non capite come risolvere un caso particolare preparatevi a passare parecchio tempo sui forum degli utilizzatori di magento (prevalentemente in lingua inglese) perchè di documentazione completa nemmeno l’ombra. In alternativa potete rivolgervi a  professionisti ma vi devo avvertire … i risultati non sono garantiti a meno di cospicui esborsi di denaro e, soprattutto, di contratti di ferro !!!! E non sperate di avere supporto dai produttori … quelli rispondono solo a pagamento.

Integrazione, estensione e personalizzazione non vanno d’accordo con la manutenzione e gli aggiornamenti.

E’ quasi impossibile personalizzare il vostro shop e pensare che dopo un aggiornamento del core funzioni ancora tutto: nella stragrande maggioranza dei casi dovrete rimettere mano al codice (se siete capaci) o farvelo rimettere a posto da qualcuno che sa il fatto suo. La separazione a tre livelli dell’architettura non è quasi mai mantenuta e se dovete fare cose particolari (come ad esempio la modifica del checkout, oppure saltare la fase di fatturazione degli ordini) preparatevi a numerosi mal di testa: potreste trovarvi inspiegabilmente con testate di ordini legate alle righe di altri ordini magari dopo averne modificato un terzo.

Skin e Temi non sono facili da aggiustare

Non è raro il caso di installazione di temi per magento che, come per magia, non fanno più funzionare l’intera applicazione. Se state pensando che cambiare o installare una nuova skin comporti le stesse difficoltà di installazione di un tema di WordPress … avete capito molto male.

La parte CMS è veramente povera

Inserire nuove pagine, nuovi contenuti, distinte da quelle specifiche per i prodotti è abbastanza complicato: trascurando la parte di digitazione del testo, si hanno poi problemi con la generazione degli url canonici, con la gestione dei layout, con le ricerche dentro al testo ecc.

 

In conclusione Magento è davvero un macigno: sicuramente necessario per progetti di notevoli dimensioni (migliaia di prodotti, multibrand, sistemi di fidelizzazione, campagne promozionali, prodotti configurabili, integrazioni con gli strumenti di marketing di Google ecc.) ma totalmente inappropriato per ambiti più ristretti. Chi non ha risorse per un ambiente di staging gemello, per consulenze qualificate e soprattutto ha esigenze di flessibilità e velocità, dovrà necessariamente scegliere qualcosa di diverso. E anche nel caso in cui foste in grado di fare tutto da soli … probabilmente avete le competenze per scrivervi da soli il codice per un e-shop snello veloce e con solo le funzionalità che davvero vi servono.

 



 
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