MagentoDal 1° gennaio 2015 diventa operativo il nuovo regolamento UE in materia di imposizione sul valore aggiunto (IVA) e sulle implicazioni dell’applicazione tra i paesi membri dell’Unione Europea. L’adesione al regolamento è facoltativa anche se può portare interessanti semplificazioni e vantaggi per gli “esportatori” abituali e, comunque, non è escluso potrà prevedere una applicazione più ampia.

Quali sono i soggetti interessati ?

Se avete uno store tramite il quale vendete solo a clienti della vostra stessa nazione non dovete preoccuparvi di nulla: applicate già le corrette aliquote IVA del vostro paese. In questo caso non cambia nulla.

Se invece vendete anche a clienti in altri paesi dell’Unione Europea ci sono alcune considerazioni da fare:

  1. Il nuovo regolamento trova applicazione solo per i servizi di telecomunicazione, di radiodiffusione o elettronici (commercio elettronico diretto): vendita di servizi per la creazione di siti web, licenze per componenti o plug-in di varie piattaforme, offerta di prodotti downloadabili (libri, musica, video, servizi di e-learning ecc.)
  2. Nei rapporti con la clientela le nuove norme si applicano solo alle transazioni B2C ovvero nei confronti delle vendite a privati dell’UE che non si sono identificati come soggetti passivi IVA (ovvero non hanno fornito un codice di partita IVA).

Cosa cambia ?

Fino ad oggi il venditore ha sempre applicato il regima IVA del proprio paese (fatta eccezione per le vendite B2B), ovvero l’aliquota IVA del venditore. I venditori che decideranno di aderire e conformarsi al nuovo regime applicheranno l’aliquota IVA del paese dell’acquirente. Quindi, anzichè gestire una sola aliquota IVA, il venditore dovrà ora preoccuparsi di conoscere, ed applicare, le aliquote IVA di ognuno dei paesi UE dove vende (o intende vendere) i propri prodotti. Se da un lato questa nuova impostazione può sembrare tecnicamente onerosa per i venditori (e lo è) dall’altro farà guadagnare nuova competitività sul prezzo dal momento che l’applicazione dell’IVA viene resa “neutrale”. Ad oggi l’italia è il paese con una delle aliquote più alte e, per esempio, sconta almeno un paio di punti di svantaggio rispetto a quella della Germania.

Il venditore quindi potrà applicare aliquote diverse e dovrà comunicare trimestralmente al proprio paese (per gli italiani all’Agenzia delle entrate) gli imponibili e le imposte applicate per le vendite UE e successivamente il paese del venditore comunicherà agli altri stati membri gli importi IVA a debito applicati per le corrette compensazioni.

Come si aderisce ?

Per poter accedere al regime MOSS (Mini One Stop Shop) è necessario presentare registrazione telematica presso l’Agenzia delle Entrate.