Segnalato da un’articolo de “Il Giornale” sono andato a curiosare in un gruppo di facebook che esprime il proprio desiderio di veder fisicamente eliminato dalla faccia della terra, dopo innumerevoli torture, l’attuale Presidente del Consiglio on. Silvio Berlusconi.

Francamente rimango allibito dalla virulenza e dalla stupidità di tanti commenti letti nonchè dalla completa insipienza dell’introduzione al gruppo lasciata dai qualificatissimi amministratori. I normali limiti dell’ars delatoria vengono abbondantemente superati con dichiarazioni di odio cieco e profondo, senza alcuna analisi critica neppure suffragato da una seppur minima conoscenza della storia italiana. L’orrendo papocchio introduttivo con il quale si condannano genericamente fascismo, comunismo, capitalismo e chi più ne ha più ne metta, non giustifica, a mio parere, nemmeno minimamente l’odio verso il Berlusconismo (ma esiste ?) e le sue apparenti malefatte.

Se da un lato posso essere d’accordo su un eccessivo protagonismo del Premier che più di una volta si è speso per proteggere propri interessi, non posso certo concordare sull’idea che causa dei mali italiani sia solo e soltanto lui. Piuttosto inviterei gli aderenti a quel gruppo (ed altri di identico tenore) a riflettere sul modo in cui la loro apparente lotta politica si concentri solo ed esclusivamente sulla persona piuttosto che sulle reali ragioni del dissesto italico. Dissesto che viene da lontano, nel quale tutti i colori politici hanno affondato le radici con politiche clientelari, di malversazione e concussione. Dissesto che oggi viene innalzato da tutta l’opposizione a migliore condizione possibile rispetto al, magari rozzo, ma pur sempre tentativo di cambiamento. E così le manifestazioni studentesche protestano (sanno davvero contro cosa ?) purchè tutto rimanga com’è, i sindacati e i lavoratori continuano a protestare affinchè Alitalia continui bellamente a mangiarsi 2.3 milioni di euro al giorno, gli statali inveiscono contro le politiche antifannulloni, e si scende in piazza per protestare: contro chi e contro cosa è poco importante.

In questo clima di totale ignoranza politica e sociale siamo ormai con le chiappe per terra grazie soprattutto a coloro che pensano che lo stipendio sia un diritto insindacabile dell’Uomo mentre il Lavoro ( con la L maiuscola ) vada pagato a parte.

Altro che Berlusconi.