Raga, nn so ke kavolo è successo, xò non parte +, mi aiutate plz ? Grz

Ogni tanto mi fa piacere spulciare qualche forum per cercare di dare una mano a chi è difficoltà, ma quando leggo messaggi composti sul tenore di quello che ho appena citato sopra, il malcapitato, per quanto mi riguarda, può anche cestinare il computer.

Davvero non riesco a reggere la lettura di post che sembrano dei lunghissimi SMS. Già mi danno fastidio i veri SMS scritti con abbreviazioni improbabili, figuriamoci le richieste di aiuto (o peggio, le risposte) lette sul web che, almeno in teoria, dovrebbero essere state composte davanti ad un computer, con una comoda tastiera QWERTY, e tutte le funzioni di battitura a disposizione. E quand’anche il post fosse stato generato tramite un PDA o, addirittura un telefonino, gli ausili alla battitura sono ormai talmente diffusi da rendere totalmente inutile l’adozione di queste orrende abbreviazioni che storpiano la lingua italiana. E’ come sentire un giovincello che riempie le frasi con mille “cioè” a sproposito.

Per non parlare poi delle sgrammaticazioni e degli errori sintattici. Ma su quello ormai … l’utilizzo corretto della H è sempre un tasto dolente (” … e poi sono dovuto andare ha casa …” argghhhhhh)

La lingua è importante, specialmente nell’uso quotidiano di uno strumento che fonda i principi dello scambio … sulla corretta lettura ed interpretazione di un testo. Già è difficile, nella stragrande maggioranza dei casi, cercare di capire quale sia la reale natura del problema proposto (“Ho cliccato ma non funziona” … su cosa hai cliccato ? c’era un bottone ? sul bottone cosa c’era scritto ? non funziona significa che la tal funzione non è partita e il computer si è bloccato oppure che ti è apparso un qualche messaggio ? e se c’era un messaggio cosa diceva esattamente ?)

L’utilizzo corretto del testo è non solo una forma di cortesia nei confronti di chi vi legge: è essenziale per mantenere in buono stato di funzionamento sia il cervello che le relazioni interpersonali (chi vi legge in quei testi strampalati vi ignorerà spesso). E non vale nemmeno addurre a scusa il fatto che nella lingua inglese si opera nello stesso modo: infatti non è vero. Difficilmente troverete in un testo internet in inglese espressioni del tipo “I’ve been waiting 4 u” (a meno che non si tratti di messaggi confidenziali scritti per email). Potrete trovare invece, questo si, diversi acronimi (scritti sempre rigorosamente in maiuscolo) del tipo :

  • IMHO : In my humble opinion (A mio modesto parere)
  • ASAP: As soon as possible (Il prima possibile)
  • AFAIK: As far as I know (Per quanto ne so)

Ma questi, appunto, sono degli acronimi, ovvero la sequenza esatta delle lettere iniziali delle parole che compongono una frase complessa. Può esserci un vantaggio nel volerle esprimere in questo modo dato il notevole risparmio di battute. Ma abbreviare “che” in “ke” … non ha assolutamente senso e vi fa solo passare per insopportabili.

Altra nota dolente … il MAIUSCOLO. Trasmettere il proprio pensiero tramite uno scritto è complesso, sopratutto quando si pensa alla trasmissione del proprio stato d’animo: il MAIUSCOLO ha il preciso significato di far capire al lettore che si sta parlando ad alta voce, con estrema enfasi, praticamente urlando. Leggere un testo tutto in maiuscolo è come essere seduto davanti ad una persona che con un tono di voce assurdo ti sbraita nelle orecchie i suoi problemi: veramente fastidioso.

Pensateci la prossima volta che postate qualcosa sul web.