La popolarità di cui godono gli smartphones è tale che ormai l’unica vera discriminante nella scelta riguarda la parte smart piuttosto che quella phone: esistono modelli cellulari anche da poche decine di euro che svolgono egregiamente il “semplice” lavoro di telefono.

Si tratta quindi di capire cosa ci si aspetta dalla propria unità palmare e di quali servizi si avrà bisogno nella gestione della nostra mobilità. Personalmente non amo le distinzioni tout-cour tra apparati “professionali” e non : in linea di massima con qualsiasi smartphone potete portarvi dietro una parte (piccola o grande) del vostro desktop elettronico. E’ innegabile comunque che alcuni brand inseguano specializzazioni in alcuni specifici.

Research in Motion BlackBerry

Il marchio BlackBerry non ha sicuramente bisogno di presentazioni e nell’immaginario collettivo viene immediatamente associato ai caratteristici telefoni con tastiera qwerty e pallina/puntatore.

La caratteristica saliente di questo apparato (quello in figura è solo uno dei tanti modelli) sta nel fatto che si tratta di una soluzione che fa dell’ email-messaging il suo vero punto di forza: il telefono, infatti, si accompagna quasi indissolubilmente ad un servizio di push-email offerto e gestito direttamente dalla Research In Motion (RIM) per il tramite dei carrier locali nazionali. In parole molto povere questo servizio fa in modo che al telefono vengano inviati i messaggi email (e altro) senza che debba essere l’utente ad invocare operazioni di “invia e ricevi” o senza che si debba pianificare sul proprio telefono delle sincronizzazioni schedulate (es. ogni 10 minuti) con la propria mailbox. Ma quello che è più importante è che tutte le comunicazioni con la nostra mailbox avvengono su un canale di comunicazione dedicato e specifico per questo apparato e per il servizio.
BlackBerry Internet Service (BIS) e BlackBerry Enterprise Server (BES) consentono una sincronizzazione costante tra il vostro smartphone e la casella postale senza doversi preoccupare del traffico internet. Per le aziende generalmente il BB è preferibile agli altri smartphone soprattutto per il controllo che il servizio BES permette di avere sui palmari.

Se le vostre esigenze quindi si “limitano” alla necessità di poter disporre di un mezzo di comunicazione molto specializzato sulle email e sulla sincronizzazione di contatti e attività, se la vostra casella di posta aziendale è ospitata su Exchange Server, se non volete preoccuparvi di quante email inviate o ricevete … e soprattutto non avete altre richieste particolari, allora troverete in BlackBerry e nei suoi servizi un robusto ed affidabile compagno di lavoro.

Per tutto il resto non cercate di confrontare il BB con altri smartphone perchè rimarrete sicuramente delusi: le ridotte dimensioni dello schermo, il browser poco efficiente e lento, le funzioni multimediali scarse e la fotocamera non proprio di altissima qualità non lo rendono certamente un trend-leader.

Apple iPhone

Se qualcuno dice che non sa cosa sia … mente spudoratamente. La notorietà del marchio, unita a battage pubblicitari di grande effetto, lo rendono, nel mondo dei cellulari, quasi un mondo a se.

 

Come per il blackberry anche con iPhone potete ricevere ed inviare email, sincronizzare i contatti della rubrica e mantenere in ordine l’agenda dei vostri appuntamenti. Ma lo farete prevalentemente alla maniera “tradizionale” ovvero impostando il telefono in modo “pull” attraverso internet: ovvero è il telefono che recupera dalla casella email le informazioni ad intervalli regolari: occhio quindi a disporre sempre di un piano di abbonamento “dati” parecchio capiente. Oltre a questo però avrete anche a disposizione un’ottimo browser per internet, migliaia di applicazioni installabili con un “tap” sullo schermo tramite l’Apple Store, fotocamera di alta qualità e gestione degli archivi fotografici di sicuro effetto, potete sincronizzare la vostra musica tra l’iPhone e l’iPod e iTunes, potete guardare lo schermo in landscape o portrait a vostra scelta … insomma un sacco di roba. E se siete dei fanatici dello “style” … allora siete a casa vostra. Ma c’è anche un rovescio della medaglia : Apple è molto attenta alle policy di lock-in della propria clientela e vi “abitua” a pensare Apple, ad amare il marchio e, soprattutto, ad usare quanto più possibile software direttamente prodotto direttamente da Cupertino o approvato da loro. Insomma bisogna diventare degli iFan e spesso obbligati a forza: perchè mai dovrei per forza avere iTunes per attivare il telefono ?

Ogni tanto bisogna sopportare qualche disagio dovuto principalmente alle guerre che la casa di Cupertino intenta contro software concorrenti come per esempio il supporto Flash che è deprecato rispetto a QuickTime (ma va ?). Trattandosi poi di un marchio molto sensibile all’immagine e che abitua moltissimo i propri utenti a questo modo di pensare, dovrete abituarvi al concetto del ModelYear tanto in voga nelle auto: la macchina è sostanzialmente la stessa ma piccoli aggiornamenti nelle modanature o nel taglio dei fari vi faranno apparire non aggiornati, non all’ultimo grido, e quindi … metterete la mano al portafogli per avere l’ultimo modello.

Difficilmente poi potrete spingervi nella personalizzazione del vostro telefono: il browser è Safari! Stop. la musica è iTunes! Stop. Ma questo non è sempre un male : a volte l’alta standardizzazione permette un accesso più immediato e facile alla tecnologia. (Molti vi diranno che un iPhone potrà usarlo anche la nonna).

Google Android

In realtà non si tratta di un telefono come i precedenti due, ma di un sistema operativo specificamente pensato per smartphones. Non esiste quindi un vero e proprio telefono Google (anzi si … si chiama Nexus One … anzi no perchè non lo produce Google … insomma è complicato !!), ma una serie di produttori che implementano sul loro hardware il sistema di Google.

Di primo acchito tutte le piattaforme che implementano Android sono da porre in diretta contrapposizione all’ iPhone. Le funzionalità che intendono perseguire sono sostanzialmente le stesse anche se cambia profondamente la filosofia con cui vengono affrontate le soluzioni. Android infatti è un sistema operativo open e gratuito sul quale e per il quale ognuno può scrivere estensioni e applicazioni specifiche: facile quindi personalizzare il telefono, cambiare ciò che non ci piace o installare ciò che preferiamo, usare il telefono anche come “mini hard disk rimovibile”, ecc. ecc.

Insomma il grado di libertà è massimo anche se non sempre è un bene: troppe opzioni possono confondere e della “qualità” di ciò che scaricate non si può essere mai certi. Recenti sono le polemiche sulla “tracciatura” dei dati degli utenti da parte di alcune applicazioni per Android. Inoltre il parco software non è ancora vasto quanto quello di Apple ma data la giovane età del prodotto c’è tempo sicuramente per rifarsi.

Anche qui comunque : sempre accertarsi di disporre di un piano dati particolarmente ricco con il proprio gestore altrimenti vi troverete a pagare bollette telefoniche decisamente importanti.

 

In conclusione forse il meno “smart” dei tre è senz’altro il BB ma è anche quello che ha puntato sulla “specializzazione” delle email e dei contatti. Inoltre la sua piattaforma Business non solo è la più avanzata ma è anche l’unica. Apple e Android si combattono invece su un piano più articolato fatto di multimedialità e interconnessione continua con mille servizi. Non credo che ve ne sia uno che possa essere eletto migliore degli altri su una base omogenea: le tecnologie sono diverse, il target di mercato è diverso, il branding è diverso. L’unica cosa che mi permetto di dire è che per quanto concerne l’iPhone a volte assume un po’ troppa rilevanza l’aspetto “modaiolo” … ma è solo una mia personalissima opinione.