Da qualche giorno un fastidioso trojan ha iniziato a scorrazzare sui Mac di mezzo mondo. Con qualche affanno Apple ha rilasciato le necessarie patch per ovviare al problema ma ancora alto è il numero delle macchine infette. A questo si aggiunga che l’arci-noto Eugene Kaspersky (fondatore dell’omonima azienda) ha serenamente dichiarato che Apple è 10 anni indietro rispetto a Microsoft nell’implementazione di idonei sistemi di protezione.
A prescindere dalle guerre verbali che in genere si accendono su argomenti di questo tipo, si conferma fatto ineludibile che più una piattaforma software diventa popolare (e gli utenti della mela sono davvero aumentati parecchio in quest’ultimo anno), tanto più riceverà le attenzioni di hacker che cercheranno di violarne le protezioni per scopi illeciti.
Questa considerazione deve essere sempre tenuta bene a mente da qualsiasi utilizzatore di computer: Windows, Apple, Linux ecc.
Affidarsi ciecamente ad un ingiustificato senso di sicurezza basato su luoghi comuni (“Il Mac non ha i virus”) può far danni e anche gravi. Gli utenti Windows vivono, certamente con rassegnazione, ma anche con abitudine consolidata, la periodica (giornaliera) ricezione di aggiornamenti sia del sistema operativo che dei vari software di protezione. Non allo stesso modo si comportano gli utenti Mac : ma credo dovranno iniziare presto.
Tra la miriade di accorgimenti che possono migliorare l’esperienza di caricamento delle pagine di un sito c’è sicuramente il rinvio asincrono dell’analisi del codice Javascript. Questo diventa tanto più importante tanto più invadente è la presenza di script Java che integrano nelle nostre pagine i collegamenti al mondo social. Facebook, Twitter, Google+ ecc hanno tutti un loro script per l’integrazione di bottoni Mi Piace, Follow, login e via di questo passo.
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23
Apr
2012
Inserito da: Andrea Lanfranchi in: Mondo IT, Programmazione
Dovendo, mio malgrado, lavorare a diversi progetti che coinvolgono l’adozione di Magento, mi sono spesso dovuto spaccare la testa su come poter guadagnare qualche millesimo di secondo in meno nell’elaborazione delle varie pagine. Su tutte le domande, analizzando la struttura del database, e dopo aver ottimizzato in tutti i modi possibili le prestazioni del db, mi sono trovato a chiedermi come mai gli sviluppatori di Varien non abbiano mai fatto uso delle stored procedures offerte da MySql 5+.
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