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Disorganizzata cronologia di esperienze IT (e non …)
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Motori di ricerca : quale è il migliore ?

Quale è il motore di ricerca più utilizzato ? Perchè ?

La risposta alla prima domanda è più che ovvia : Google. Ma se si cerca di scendere nel dettaglio del perchè di questo successo le cose si complicano.

Partiamo da alcuni dati : secondo le informazioni pubblicate da Netmarketshare alla data odierna Google detiene l’84% delle ricerche effettuate dai computer e addirittura supera il 91% quando si parla di tablet o smartphone. Numeri assoluti … da monopolio. Ma c’è da chiedersi : la qualità dei risultati offerti da Google in termini di ricerca organica (ovvero i risultati proposti sui soli algoritmi di selezione dei siti, escludendo quindi la parte delle inserzioni a pagamento) è davvero così straordinariamente migliore dei competitor (Yahoo e Bing in primis) da giustificare questa sproporzione enorme nella copertura del mercato ?

La risposta non è semplice soprattutto in virtù del fatto che confrontare Google con gli altri è come mischiare le mele con le pere: sembrano uguali ma uguali non sono.

Un esperimento condotto un paio d’anni fa, chiamato Blindsearch, si è proposto con lo scopo di determinare quale fosse l’effettiva sensazione di qualità espressa dai risultati offerti da ciascun motore di ricerca. Un test cieco: l’utente inserisce una stringa ricerca e riceve in risposta tre colonne anonime di risultati ottenute dai tre maggiori motori di ricerca Google, Yahoo e Bing. In base alla soddisfazione nei risultati proposti all’utente veniva chiesto di Votare per un motore (quindi una colonna) e solo allora veniva svelato il nome del motore che aveva prodotto quei risultati. Il sito è ancora in piedi sebbene non vengano più proposti i risultati di Yahoo e non vengano più aggiornate le statistiche.

I risultati pubblicati dopo 8 settimane di esperimento non corrispondono alle quote di mercato detenute dai rispettivi brand. Con sorpresa si rileva che grossomodo i tre motori di ricerca si dividono piuttosto equamente il gradimento degli internauti: Google: 41%, Bing: 31%, Yahoo: 28%

Ma allora perchè Google è così popolare ? La risposta sta proprio nella differenziazione di Google rispetto agli altri due: il primo impara continuamente dalle ricerche che facciamo, gli altri due sono invece motori tradizionali. Questa caratteristica non è rilevabile dal test cieco in quanto ad ogni invio di un criterio di ricerca, il programma  Blindsearch invia ai tre motori tre distinte richieste anonime: ed in questo contesto Google non può fare altro che rispondere sulla base di algoritmi di selezione dei soli contenuti come gli altri due. Ovviamente questo è l’unico modo per poter confrontare sullo stesso piano i tre motori.

Ma Google da il meglio di se (o il peggio a seconda dei punti di vista) quando le ricerche le facciamo in modo NON anonimo: in altre parole quando ci riconosce. L’utilizzo continuativo delo strumento da parte della stessa persona, dallo stesso computer, nella stessa lingua, avendo effettuato il login a Google Plus o a Gmail ecc… consente a Mountain View di raccogliere tutta una serie di informazioni che permettono al motore di raffinare i risultati della nostra ricerca trovando quelli più rilevanti per noi, a volte prescindendo anche da quello che sarebbe il posizionamento anonimo dei siti.

Personalmente ritengo che queste tecniche non siano un bene, ma la percezione del costo in termini di privacy e di apertura delle ricerche non sembrano essere apprezzati dalla massa degli utenti.

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L’Italia crolla e intanto aumenta la benzina

Ieri, Martedì 1 Novembre 2011, con un giorno di anticipo sulla prevista data di calendario, abbiamo commemorato i defunti: per meglio dire abbiamo, nostro malgrado, dovuto comprendere (per chi non lo avesse già fatto) che l’Italia è defunta. Il crollo degli indici di borsa, ma soprattutto l’enorme spread raggiunto tra i nostri titoli di stato e i Bund tedeschi (oltre 400 punti base) che sta ad indicare quanto faccia schifo, quanto sia incomprabile, il nostro debito pubblico, sono indicatori ineludibili di uno stato di cose non più sostenibile. E il governo cosa fa ? Aumenta le accise sulla benzina per trovare i fondi necessari alla ricostruzione delle terre alluvionate della Liguria (1 centesimo al litro). Sappiamo già che si tratterà, con una probabilità del 99%, di una misura tutt’altro che temporanea.

Viviamo sul suolo di un paese morto e sepolto, incapace di reagire ai violenti stravolgimenti che l’economia mondiale impone, incapace di cambiare la propria mentalità, testardamente attaccato ad una stupida volontà di non cambiare nulla nella speranza che prima o poi qualcosa migliori, come per magia, e ci possa dare l’illusoria speranza che si possa tornare ai fasti di un tempo. E la nostra classe politica, tutta, da destra a sinistra, concentrata solo su se stessa, alla spasmodica ricerca della minima possibile perdita di consenso, impegnata a litigare con se stessa, completamente indifferente ad una nazione che continua a spendere i soldi che non ha.

Rest in peace … Italia.

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MadBid : chi ci guadagna ?

In una parola ? I gestori di MadBid e basta !

Mi ha incuriosito l’entusiasmo con cui un amico mi ha segnalato lesistenza di questo fantastico sito di aste al centesimo dove ci si riesce ad aggiudicare diversi prodotti (dal passeggino all’automobile passando per molta elettronica ) a prezzi davvero incredibili. In effetti è documentata la “vincita” di parecchi utilizzatori del sito (che è presente in diverse lingue) i quali si sono portati a casa diversi oggetti a prezzi veramente incredibili, ma considero profondamente dubbia la legalità dell’intero sistema dato che è presente una componente aleatoria al sistema delle offerte che lo farebbe rientrare, a mio modesto avviso, nella categoria dei giochi d’azzardo.

Ma i prezzi di aggiudicazione sono davvero incredibili ? Per l’utente che vi si avvicina per la prima volta lo sono senz’altro. Nel momento in cui sto scrivendo questo articolo, tra le aste chiuse più di recente, un fortunato bidder si è aggiudicato un notebook, del valore di 600 €, a soli 34,17 €. Ma come è possibile ?

E’ presto detto. Il meccanismo di MadBid è un mix di rilanci a gettone che fanno aumentare il valore di offerta di 0,01 €  (un centesimo) combinato con un meccanismo a tempo. Ogni volta che un offerente fa la sua puntata parte un timer (che può arrivare ad un massimo di 2 minuti). Se il timer arriva a zero senza che nessun’altro abbia fatto una puntata allora l’offerente più recente si aggiudica l’oggetto al valore raggiunto. Altrimenti il timer si resetta e ricomincia il count-down fino a zero. Quindi se, dopo la prima puntata, nessun altro rilancia nel tempo impostato dal timer con una puntata superiore, potrei portarmi a casa un oggetto all’incredibile prezzo di 1 €/cent. Diversamente, se sono in gara con molti utenti, il timer si resetta ad ogni puntata e l’asta vede aumentare in continuazione il prezzo di aggiudicazione.

E qui c’è il primo inghippo. In realtà l’offerente non rilancia di 1 centesimo alla volta, bensì rilancia di 1 gettone  (chiamato Bid) alla volta.
Ok, ma quanto costa un gettone, o un bid ? 25 €/cent ciascuno.
Ma c’è di più ! Su ogni asta è imposto un moltiplicatore di bid proporzionale al valore reale dell’oggetto messo in vendita. Questo moltiplicatore varia da x1 a x8. Il significato è presto detto: per le aste in cui il moltiplicatore è 1 dovrete spendere un solo bid per far la vostra offerta di 1 centesimo in più  rispetto alla precedente, per quelle dove il moltiplicatore è 8 allora vi servono 8 bid per offrire un solo centesimo in più (quindi spendo 2 Euro per offrire un cent).

Iniziate a intravedere la furbata ? Il prezzo aumenta solo di 1 centesimo alla volta ma intanto a ogni offerta l’esercente di MadBid incassa da un minimo di 25 centesimi ad un massimo di 2 euro per ogni offerta al rialzo. E questo lo fanno per tutto il tempo (indeterminato) in cui vi sono concorrenti in gara al rialzo tra loro.

Un esempio ? Guardate qui sotto …

Quest’asta si è chiusa il 30 Ottobre scorso e un fortunato acquirente si è portato a casa questo bel Notebook a 34,17 Euro. Questo in teoria … perchè non sappiamo quante volte l’acquirente abbia rilanciato (spendendo Bid) e quindi non possiamo sapere quanto effettivamente abbia pagato in totale. Quello che però sappiamo è quanto MadBid abbia incassato da questa asta perchè sono proprio loro a dircelo. Dunque … ogni offerta aumenta il prezzo di 1 centesimo quindi questa asta ha ricevuto 3417 offerte di rilancio. In altre parole gli utenti in gara hanno rilanciato di 1 cent per 3417 volte. Tuttavia in quest’asta è stato imposto un moltiplicatore x6 (vedete il bollino rosso sotto la scritta Lenovo ?): questo significa che ogni rilancio richiedeva 6 bid per fare aumentare il prezzo di 1 centesimo. Quindi sono stati spesi dagli offerenti un totale di 3417 x 6 bids = 20.502 bids. Ricordate che abbiamo detto che ogni bid vale 0,25 Euro ? 20.502 bids x 0,25 € = 5.125,50 € ! Prezzo a cui va aggiunto il valore finale di aggiudicazione che ovviamente il vincitore dell’asta deve pagare ovvero altri 34,17 € Per vendervi un portatile da 600 Euro, MadBid hanno incassato oltre 5000 Euro. Chi ci guadagna davvero ?

Un altro esempio ? Ecco qua …

Questa Mini è stata aggiudicata per 1.478,94 €. Usate lo stesso schemino descritto sopra e voilà … MadBid ha incassato un totale di 223.319,94 €. Decentoventitremila euro per un’auto che a loro sarà costata, molto probabilmente, ben meno del normale prezzo di listino.

Il gioco vale la candela ?

Dipende da che punto di vista lo si guarda. Sicuramente per MadBid è attività particolarmente redditizia anche perchè, non essendo ancora sotto tutela dell’AAMS (in quanto non classificati come gestori di giochi a premio) non vi è garanzia (a parte la loro parola) che non vi siano dei sistemi automatici con dei robot che rilanciano in nome e per conto loro tenendo aperta l’asta e prolungando l’agonìa dei giocatori reali.

Dal punto di vista, invece, degli offerenti il guadagno è proporzionale al culo di trovarsi in aste con pochi attori in gara e quindi dove il numero delle offerte è relativamente contenuto. Tuttavia, visti un po’ di post in giro, sembra che la febbre del gioco porti molte persone a spendere parecchi soldi in bid per inseguire il miraggio di portarsi a casa un iPhone a 50 Euro. E tutto fa cassa per MadBid. Se poi si analizzano il problema sotto il profilo statistico le cose non convengono assolutamente e, anzi, è meglio giocare al lotto. Prendiamo infatti l’esempio del computer Lenovo riportato sopra: la “vincita” è di 640 Euro (prezzo di listino del notebook) meno 34,17 Euro che è il prezzo di aggiudicazione da pagare : quindi se ci aggiudichiamo l’asta abbiamo vinto 640 -34,17 = 605,83 €.  Diciamo che il vincitore abbia rilanciato 10 volte sui 3417 rilanci totali con una spesa pari a 10 x 6 x 0,25 = 15 €. Significa che il giocatore aveva 10 probabilità su 3417 (ovvero 1 su 341) di vincere 605,83 Euro con una puntata di 15 Euro.

Se spendessimo 15 euro per giocare un “Estratto determinato” su una ruota del lotto avremmo 1 possibilità su 90 di vincere 825 Euro.

Andate in ricevitoria allora e lasciate perdere le aste pazze.

 



 
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