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Disorganizzata cronologia di esperienze IT (e non …)
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L’unità di questa Italietta

Sono nauseato dal continuo e reiterato dibattito sull’opportunità o meno di osservare un giorno di festività nazionale in occasione del centocinquantesimo anniversario dell’unità d’italia. Nauseato da contrapposizioni che nulla hanno a che fare con la reale portata che questa occasione dovrebbe esprimere: credo, anzi sono convinto, che meno del 10% della popolazione italiana abbia reale cognizione del significato di “unità” d’italia e, molti meno, ne conoscono anche solo minimamente la storia.

Nauseato dal fatto che si voglia imporre a forza la celebrazione di qualcosa che è forse esistito negli ideali di chi si è battuto e spesso ha perso la vita per questo, ma che oggi è rimasta lettera morta, progetto incompiuto di un’Italia che, sebbene unita da vincoli legislativi, è quanto mai divisa nelle sue espressioni, nei suoi modi di vita, nei suoi princìpi.

Allibito da Presidi di scuola che pur di “regalare” un altro giorno di vacanza ai propri alunni “bestie” si infiammano e berciano contro l’inciviltà di chi invece vorrebbe che ognuno facesse un po’ come gli pare, mentre dall’altro canto gioiscono per la condanna a 30 giorni di reclusione per l’insegnante che, cercando di ficcare qualcosa dentro la zucca di un vero imbecille, impose all’asino di scrivere 100 volte sul diario “sono un deficente” : ah … quale violenza psicologica è stata perpetrata contro tal giovane e delicata sensibilità.

Affranto nel vedere imprenditori che dovranno cedere alle richieste di dipendenti che semplicemente vorranno andare a far shopping o a sciare o al mare, in barba ad un paese dove perfino la festa del patrono del paesello (e di paeselli ne abbiamo davvero tanti) è motivo per stare a casa o farsi pagare lo straordinario. Come se il resto del mondo stesse ad osservare le nostre festività … e poi ci riempiamo la bocca con la necessità di essere più presenti sui mercati internazionali.

Sfiduciato da una classe politica che ormai, da entrambe le parti degli schieramenti, è fossilizzata sul richiamo all’etica ed alla presentabilità del presidente del consiglio che parrebbe fottersi qualche zoccola molto giovane (perchè di zoccole si tratta visto che fanno la fila per avere un po’ di visibilità) e dall’altro lato fanno mille distinguo quando lunghe file di amministratori vengono presi con le mani nel sacco a fottere il cittadino, quando la burocrazia si fotte il cittadino.

Tutto questo merita di essere festeggiato ? No … varrebbe solo la pena stendervi un velo pietoso ed aspettare che in tempi migliori l’italia sia più presentabile per poter davvero celebrare qualcosa.

 


La barra di Windows 7 e Skype

L’esordio di questo mio post dovrebbe essere :

Ridatemi un sistema operativo che faccia quello che voglio io, non quello che vuole lui…

La mia nuova workstation DELL è, purtroppo, dotata di Windows 7 del quale, se solo trovassi i driver appropriati, farei un bel pacchettino per gettarlo dalla finestra e riprendermi XP o Vista che, nonostante tanti difetti, era ancora gestibile. Al contrario Win 7 non ha migliorato nulla di quanto abbiamo già visto su Vista e se qualcuno dice il contrario mente :

  • Occupazione Ram grossomodo la stessa
  • Lentezza mostruosa nella copia di file di grandi dimensioni via rete
  • UAC diventato ancora più aggressivo e, a volte, incomprensibile
  • Pannello di controllo praticamente ingestibile
  • Gestione delle stampanti (e dei loro driver) progettata da uno psicopatico

Ma quello che più mi irrita di questo maledetto è … la barra delle applicazioni. Da Windows 2000 fino a Windows Vista siamo stati abituati ad avere il nostro “nastro” in basso diviso in aree ben definite: Start, Barre Utente, Applicazioni e Area di Notifica. E’ sempre stato così, facile ed immediato.

Adesso sta ‘cata di Windows 7 ha rivoluzionato il nastro mescolando arbitrariamente Avvio Veloce e Barra delle Applicazioni in modo così assurdo che non sai mai se un programma lo hai già attivato oppure se è li solo come collegamento per l’avvio veloce. Puoi spippolare quanto vuoi nelle impostazioni di 7 per “combinare” o meno i bottoni, non combinarli affatto, usare icone piccole (nel quaso non puoi avere le etichette), oppure avere mezzo schermo fottuto dalle icone grandi: da qualunque parte la vedi è sempre uno schifo.

Aggiungici pure che Skype (che fino a Vista se ne stava buono buono nell’area di notifica – all’estrema destra) adesso lo vedi anche nella barra delle applicazioni sempre attivo anche se lo hai minimizzato.

Per fortuna c’è il modo di “riavere” il vecchio comportamento. Anzi, ce ne sono due.

Primo modo : Modo Compatibilità

Individuate il collegamento a Skype.exe all’interno del menu start, cliccate con il bottone destro e richiedete le proprietà. Nel Tab “Compatibilità” impostate la modalità Windows Vista SP2 come da figura seguente

Salvate e riavviate Skype. Finalmente l’icona nella barra delle applicazioni sparisce quando si riduce il programma a icona.

Secondo modo : Impostazioni di Skype

Avviate Skype e andate in Strumenti -> Opzioni -> Avanzate

Togliete la spunta da “Visualizza Skype nella taskbar mentre sono autenticato” come da immagine seguente

Salvate e riavviate Skype. Anche questa volta l’icona di Skype apparirà solo nell’area di notifica.

Attenzione ! Questa impostazione NON è visibile se avete attivato la modalità di compatibilità del metodo precedente.

  • Commenti disabilitati su La barra di Windows 7 e Skype
 


Blackberry e le lettere accentate

In oltre due anni di utilizzo del mio BB BOLD 9000 non ero mai riuscito a scrivere messaggi o email utilizzando in modo corretto le lettere accentate. Pigrizia mentale certamente. Oggi finalmente ho scoperto come si fa. Per esempio se devi scrivere una “à” devi tenere premuto il tasto “a” e muovere la trackball a destra o sinistra finchè non appare la “a” accentata.

Blush …

 



 
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