18
Feb
2010
Inserito da: Andrea Lanfranchi in: Mondo IT
Raga, nn so ke kavolo è successo, xò non parte +, mi aiutate plz ? Grz
Ogni tanto mi fa piacere spulciare qualche forum per cercare di dare una mano a chi è difficoltà, ma quando leggo messaggi composti sul tenore di quello che ho appena citato sopra, il malcapitato, per quanto mi riguarda, può anche cestinare il computer.
Davvero non riesco a reggere la lettura di post che sembrano dei lunghissimi SMS. Già mi danno fastidio i veri SMS scritti con abbreviazioni improbabili, figuriamoci le richieste di aiuto (o peggio, le risposte) lette sul web che, almeno in teoria, dovrebbero essere state composte davanti ad un computer, con una comoda tastiera QWERTY, e tutte le funzioni di battitura a disposizione. E quand’anche il post fosse stato generato tramite un PDA o, addirittura un telefonino, gli ausili alla battitura sono ormai talmente diffusi da rendere totalmente inutile l’adozione di queste orrende abbreviazioni che storpiano la lingua italiana. E’ come sentire un giovincello che riempie le frasi con mille “cioè” a sproposito.
Per non parlare poi delle sgrammaticazioni e degli errori sintattici. Ma su quello ormai … l’utilizzo corretto della H è sempre un tasto dolente (” … e poi sono dovuto andare ha casa …” argghhhhhh)
La lingua è importante, specialmente nell’uso quotidiano di uno strumento che fonda i principi dello scambio … sulla corretta lettura ed interpretazione di un testo. Già è difficile, nella stragrande maggioranza dei casi, cercare di capire quale sia la reale natura del problema proposto (“Ho cliccato ma non funziona” … su cosa hai cliccato ? c’era un bottone ? sul bottone cosa c’era scritto ? non funziona significa che la tal funzione non è partita e il computer si è bloccato oppure che ti è apparso un qualche messaggio ? e se c’era un messaggio cosa diceva esattamente ?)
L’utilizzo corretto del testo è non solo una forma di cortesia nei confronti di chi vi legge: è essenziale per mantenere in buono stato di funzionamento sia il cervello che le relazioni interpersonali (chi vi legge in quei testi strampalati vi ignorerà spesso). E non vale nemmeno addurre a scusa il fatto che nella lingua inglese si opera nello stesso modo: infatti non è vero. Difficilmente troverete in un testo internet in inglese espressioni del tipo “I’ve been waiting 4 u” (a meno che non si tratti di messaggi confidenziali scritti per email). Potrete trovare invece, questo si, diversi acronimi (scritti sempre rigorosamente in maiuscolo) del tipo :
Ma questi, appunto, sono degli acronimi, ovvero la sequenza esatta delle lettere iniziali delle parole che compongono una frase complessa. Può esserci un vantaggio nel volerle esprimere in questo modo dato il notevole risparmio di battute. Ma abbreviare “che” in “ke” … non ha assolutamente senso e vi fa solo passare per insopportabili.
Altra nota dolente … il MAIUSCOLO. Trasmettere il proprio pensiero tramite uno scritto è complesso, sopratutto quando si pensa alla trasmissione del proprio stato d’animo: il MAIUSCOLO ha il preciso significato di far capire al lettore che si sta parlando ad alta voce, con estrema enfasi, praticamente urlando. Leggere un testo tutto in maiuscolo è come essere seduto davanti ad una persona che con un tono di voce assurdo ti sbraita nelle orecchie i suoi problemi: veramente fastidioso.
Pensateci la prossima volta che postate qualcosa sul web.
16
Feb
2010
Inserito da: Andrea Lanfranchi in: Mondo IT
Ed eccoci alla prima risoluzione di problemi con Windows 7.
Il client VMware per accedere ad una infrastruttura Vsphere 4.x … non funziona su Windows 7 (e fa girare le palle il fatto che invece su Windows Vista funziona correttamente). L’errore riportato è relativo al formato del file xml di connessione.
Il problema è noto a VMware, che sembra non abbia messo ancora a punto una versione patchata, ed è causata da una diversa versione del file System.dll installato nel Framework .NET di Windows 7.
Per risolvere il problema dovete fare quanto segue:
16
Feb
2010
Inserito da: Andrea Lanfranchi in: Mondo IT
Da un paio di giorni mi è stato recapitato da Dell il pacchetto gratuito di aggiornamento a Window 7. Avevo infatti acquistato un laptop in dicembre (un bell XPS Studio 1340) che aveva Vista precaricato: ho potuto quindi beneficiare dell’upgrade gratuito a Windows 7.
L’installazione è andata abbastanza bene: c’è ancora una periferica non riconosciuta nonostante abbia montato tutti i nuovi driver Dell che mi sono stati recapitati in un CD allegato. Purtroppo, dato che era nelle mie intenzioni valutare Windows 7 per decidere se fosse opportuno fare l’upgrade anche sul fisso (dove ho ancora Vista), sono rimasto deluso. Non perchè Windows 7 non funzioni … anzi. Il fatto è che funziona come Vista o, se dei miglioramenti ci sono stati, non giustificano certo, a mio modestissimo modo di vedere le cose, L’ASSURDO ESBORSO DI OLTRE 280 EURO che mi chiedono.
Se è vero che, come molti dicono, Windows 7 è un Vista che funziona, dovrebbero farlo pagare pochi Euro e mandarti pure un biglietto di scuse per averti fatto perdere tutto quel tempo per cercare di rendere Vista utilizzabile. Eh già … perchè alla fine, dopo smanacciamenti nel registro, aggiustamenti di valori di cache nel file system, sistemazione parametri nei driver e compagnia bella, Vista funziona, come Seven. Solo che Seven funziona out-of-the-box, mentre con Vista dovrete perderci del tempo.
Tradotto … ti facciamo pagare perchè ti diamo già su un DVD quello che è stato il lavoro di milioni di utenti che, gratuitamente, hanno fatto da betatester e da cavie. Mannaggia …
Non ho trovato nulla di eclatante in Seven … tale da richiedere l’aggiornamento del mio vecchio Vista: il file system è lo stesso, IIS è lo stesso, il supporto Wireless è lo stesso, il consumo di memoria uguale … probabilmente con l’uso scoprirò nascoste preziosità-
Altro sfogo.